Confini e stranieri nell’Italia longobarda. La disciplina giuridica (VII-X secolo)
L’analisi degli ordinamenti giuridici e amministrativi del regno e dei principati longobardi del Mezzogiorno d’Italia consente di fare chiarezza sulla reale natura dei confini politico-territoriali di alcune delle compagini politiche più significative dell’Europa altomedievale. Un’indagine del genere dovrebbe mirare a contestualizzare e a storicizzare le relative problematiche, evitando paragoni insostenibili con le entità statuali odierne, frutto di un processo di progressivo accentramento dei poteri di governo, iniziato in epoca tardomedievale e proseguito, con successo, in età moderna e contemporanea (XVI-XIX secolo), a scapito delle autonomie locali e delle
aristocrazie fondiarie. La contestualizzazione è d’obbligo in tale materia, perché è ovvio che sia totalmente improponibile alcuna seria comparazione diacronica tra i regni altomedievali e le compagini politiche odierne, risultanti dalla combinazione sinergica di tre fattori: territorio, nazione, sovranità.
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