Il volume ha una duplice chiave di lettura: l’opera del fotografo e San Martino in Pensilis. Riguardando le fotografie di Domenico D’Adderio, quelle qui selezionate e le altre recuperate e pubblicate negli anni da Emiliano Di Tata, si coglie subito la capacità di Domenicuccio di scegliere il miglior punto d’osservazione possibile e di fotografare senza essere invadente. Domenicuccio è stato capace di restituirci la realtà per come è, ma osservata dal miglior punto di vista possibile nella situazione in cui si è trovato. Ci ha fatto, ma ci fa ancora, osservare il meglio. Come solo sanno fare quei professionisti capaci di coniugare capacità tecniche, passione e qualità umane. Chi ci guarda attraverso le fotografie di Domenico D’Adderio, vede la nostra immagine migliore.
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