L’Emigrazione italiana tra ottocento e novecento. Il caso Carovilli
C’è un’altra Italia al di fuori dei confini nazionali: un’Italia formata da quei circa 60 milioni di oriundi italiani, figli dei tanti che, tra Otto e Novecento, presero la via dell’emigrazione.[…]
Questa mobilità ha coinvolto alcune regioni più di altre (l’area orientale e quella centro-meridionale).
Le rilevazioni ufficiali degli espatri vengono compiute soltanto a partire dal 1876 e ci dicono che in un secolo il numero degli italiani trasferiti all’estero ammonta a circa 26 milioni.” [Aldo G. Ricci, Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato. Presentazione. Documenti sull’emigrazione negli Stati Uniti dell’Archivio Centrale dello Stato]. Nel contesto di tale fenomeno epocale, il volume si interessa della vita diretta dei nostri emigranti, delle dinamiche sociali, personali, familiari che li hanno coinvolti. Il Comune di Carovilli, per la caratterizzazione migratoria, […] ha costituito una sorta di “laboratorio” di ricerca. In questo senso il lettore troverà una variegata raccolta di microstorie, raccontate da documenti originali, fotografie e interviste che gli permetteranno di conoscere aspetti umanizzanti del fenomeno migratorio.
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